2010
Riflesso
Arredo urbano tra sistema e installazione
tesi di laurea specialistica
Definizione di un prodotto comunicativo che interagisce con il cittadino e pone le basi per la realizzazione di un sistema di partecipazione diffuso nella città. Si tratta di un modulo che permette la costruzione di n° composizioni atte a disegnare diversi punti di scambio e interazione durante un evento momentaneo cittadino. L’allestimento è itinerante e prevede la massima flessibilità d’uso che lo rende adattabile a svariate realtà cittadine.
tesi di laurea specialistica
Definizione di un prodotto comunicativo che interagisce con il cittadino e pone le basi per la realizzazione di un sistema di partecipazione diffuso nella città. Si tratta di un modulo che permette la costruzione di n° composizioni atte a disegnare diversi punti di scambio e interazione durante un evento momentaneo cittadino. L’allestimento è itinerante e prevede la massima flessibilità d’uso che lo rende adattabile a svariate realtà cittadine.
Urban Tree
Anche il cantiere rappresenta un’ idea di architettura: razionalista nella precisa definizione dei percorsi interni e nella destinazione d’uso delle aree di lavoro, brutalista negli incroci dei tubi di ferro che disegnano gli estesi ponteggi verticali, così hight-tech nelle imprevedibili travature delle gru arrampicate vicino ai tralicci, decisamente pop nelle vulcaniche immagini pubblicitarie affisse sui prospetti commercialmente più appetibili. Architetture temporanee, con la data di scadenza dichiarata sulla cartellonistica di cantiere: che per mesi, talvolta anni, disegnano e modificano porzioni della nostra città. (...) In tal senso il cantiere è il momento più democratico nella storia di un’architettura, periodo durante il quale anche all’abitante è concesso di sognare. (Domus 2007, Febbraio, allegato Fra Terra e Cielo, art. Soprassalti urbani: sottotetti e licenze, pag. 90)Anche il cantiere rappresenta un’ idea di architettura: razionalista nella precisa definizione dei percorsi interni e nella destinazione d’uso delle aree di lavoro, brutalista negli incroci dei tubi di ferro che disegnano gli estesi ponteggi verticali, così hight-tech nelle imprevedibili travature delle gru arrampicate vicino ai tralicci, decisamente pop nelle vulcaniche immagini pubblicitarie affisse sui prospetti commercialmente più appetibili. Architetture temporanee, con la data di scadenza dichiarata sulla cartellonistica di cantiere: che per mesi, talvolta anni, disegnano e modificano porzioni della nostra città. (...) In tal senso il cantiere è il momento più democratico nella storia di un’architettura, periodo durante il quale anche all’abitante è concesso di sognare.
(Domus 2007, Febbraio, allegato Fra Terra e Cielo, art. Soprassalti urbani: sottotetti e licenze, pag. 90)
(Domus 2007, Febbraio, allegato Fra Terra e Cielo, art. Soprassalti urbani: sottotetti e licenze, pag. 90)
ESP - Extra Sensory Perception
Atelier SpaziAltri
Evento Sensoriale - Officina delle Arti
15 dicembre 2007, Reggio Emilia
Evento Sensoriale - Officina delle Arti
15 dicembre 2007, Reggio Emilia
Im/perfection
Atelier SpaziAltri
Fotografia Europea 2008, Reggio Emilia
30 aprile - 4 maggio, Twin-Set Store
Fotografia Europea 2008, Reggio Emilia
30 aprile - 4 maggio, Twin-Set Store
15.11.09
28.10.09
19.10.09
26.1.09
ALBERTO BURRI, Il Grande Cretto, Gibellina 1968
Il centro storico di Gibellina (Sicilia) venne distrutto dal sisma del 15 gennaio
1968. Su queste macerie Alberto Burri ha realizzato il Grande Cretto. L'opera
consiste in un'enorme colata di cemento bianco che compatta i dodici ettari
di macerie del centro storico della vecchia cittadina. Il progetto fu avviato
nel 1984 e terminato cinque anni dopo. Le macerie furono distrutte, raccolte,
compattate e tenute insieme da reti metalliche. Sopra questi blocchi omogenei
si colò il cemento liquido bianco. Ogni fenditura è larga due, tre metri, i blocchi
sono alti un metro e sessanta. Il tracciato dei blocchi e delle fenditure ricalca
l'impianto urbanistico di Gibellina, le strade e gli isolati. Come intervento di arte
paesaggistica l’opera si può leggere a chilometri di distanza con un effetto quasi
pittorico, mentre come spazio percorribile diviene un percorso di smarrimento
e di riflessione sulla nozione stessa di perdita.
25.1.09
We must believe in changes, trasformations and possibility to achieve our objectives.
http://www.internazionale.it/cartoline/cartolina.php?id=21368&issue_id=373&oid=56
http://www.internazionale.it/cartoline/cartolina.php?id=21368&issue_id=373&oid=56
1.1.09
KLEIN DYTHAM, Green Green Screen, Tokyo 2003
http://www.klein-dytham.com/project/more/green-green-screen/1
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